L’educazione alimentare non è un percorso a senso unico, ove il bambino è parte passiva che subisce le decisioni dell’adulto, ma uno scambio reciproco “ad armi pari” che coinvolge tutta la famiglia.
I bambini sono curiosi, ma a volte anche timorosi, di scoprire e conoscere gli alimenti. Ai grandi la responsabilità di supportarli nell’esplorazione e di guidare i figli verso sane abitudini.
Da qui l’idea di trasformare la scelta di cosa mangiare a pranzo e cena in un gioco che coinvolge tutta la famiglia: i bambini si sentono più responsabili delle proprie scelte e spronati a costruire delle sane abitudini, e coinvolgono gli adulti “nel ri-mettersi in gioco”, osare e provare delle novità, spinti dalla curiosità dei bambini.
Il giudice arbitro è lo schema del piatto della salute che, grazie ad una semplice rappresentazione grafica, guida verso la giusta combinazione degli alimenti con una fonte di carboidrati, proteine, grassi buoni, frutta e verdura per ogni pasto.