Le buone abitudini alimentari si instaurano sin da piccoli, che si parli di educazione comportamentale o alimentazione.
Guida pratica con consigli e suggerimenti per far mangiare più frutta, verdura e proteine vegetali ai bambini.
La vita frenetica dei giorni nostri ci pone davanti ad abitudini sempre più sbagliate: pasti consumati frettolosamente e disordinati, fuori casa o davanti alla televisione, offerta esagerata di alimenti preconfezionati, eccesso di pubblicità e informazioni contrastanti. Il risultato è l’aumento di sovrappeso e malattie legate a squilibri alimentari, fra cui diabete tipo 2 e intolleranze, che si presentano ormai in età precoce. In qualità di dietista cerco di dare il mio contributo nell’educazione alimentare di bambini e adulti; ricordiamo che sono soprattutto il nostro modo di mangiare e l’ambiente che costruiamo intorno al cibo a determinare i gusti e le scelte alimentari dei bambini.
Facile dire che frutta, verdura e legumi facciano bene ai bambini, ma come li convinciamo a mangiarli?
Ecco 10 consigli pratici da seguire!
- Buon esempio. I bambini ci imitano in tutto, ripetendo le azioni che vedono svolgere giornalmente. Portiamo a tavola contorni di verdura mista cotta o cruda ad ogni pasto, per tutti. Per loro, una volta cresciuti, sarà normale consumare cibi sani ad ogni pasto.
- Invitate i vostri bambini a dare una mano in cucina. Fatevi aiutare nella preparazione di piatti sani e sbizzarritevi, insieme, con la fantasia.
- Ruoli in cucina. Ognuno di voi a rotazione può ricoprire un ruolo (chi impasta, chi apparecchia, chi impiatta), proprio come nelle cucine dei grandi ristoranti.
- Stabilite con loro delle piccole regole da rispettare: non ci si alza da tavola prima di aver finito di mangiare, tutti danno una mano a preparare e a sistemare, le distrazioni non sono le benvenute
- Sfruttate la fantasia proponendo, quando possibile, piatti vivaci e simpatici, magari dando al piatto nomi strani, sarà un piacere consumarli tutti insieme!
- Porzioni piccole. Potreste utilizzare piatti grandi in cui inserire porzioni di verdure giuste, senza esagerare. Ricordiamo che bastano delle quantità ridotte per coprire i loro fabbisogni, non spaventateli con piatti troppo pieni. Potete prendere come esempio di porzione la mano aperta del vostro bimbo.
- Fateli abituare sin da piccoli al sapore di broccoli, spinaci, carote, fagioli, piselli, facendo in modo di presentarli variando spesso i metodi di cottura e il taglio (a cubetti, frullati, sminuzzati, vellutate).
- Gusti forti, come fare? Un esempio che posso suggerirvi per abituarli a gusti particolari è quello di inserire “l’alimento X” in diverse preparazioni. Non sempre lo vedranno ma si abitueranno al suo sapore.
- Regole si, ma con qualche eccezione. Ogni tanto preparate insieme ai vostri bimbi anche crepes, pizze, piadina, altri dolci, presentandoli come cibi di festa da mangiare in compagnia.
- Divertire come regola base. Prima e durante il pasto cimentatevi insieme a loro in giochi, quiz sul pasto che andrete a consumare.
Riassumendo posso dirvi che è normale che ai bimbi non piaccia il sapore forte di verdura e legumi, però la letteratura scientifica ci dice che più volte assaggiamo un alimento più facilmente quell’alimento verrà gradito. Questo vale anche per i bimbi, più si prova, più ci sarà possibilità di successo.
Coinvolgiamoli nella preparazione e nell’acquisto, diamo il buon esempio con molta pazienza e saremo certi di fare un buon lavoro per la sua educazione alimentare futura.
Dott.ssa Maria Giovanna Urso, dietista. Lavora come libero professionista in collaborazione con uno studio integrato di cardiologia a Messina e uno studio di endocrinologia a Roccalumera (ME). Collabora con una psicologa nel trattamento dei DCA e nella promozione di progetti teorico-pratici di cura di alimentazione e psiche. Socio fondatore dell’associazione scientifico-culturale ADAMO aps (Associazione Disturbi Alimentari Metabolici e Obesità), che nasce con lo scopo di dare una corretta divulgazione scientifica in ambito di alimentazione ed eco-sostenibilità ambientale.